L’idea

L’educazione finanziaria è un  pilastro fondamentale di ogni progetto di welfare aziendale. 

Se si parla di welfare aziendale il riferimento deve essere la ISO 26000 (responsabilità sociale delle organizzazioni), se si parla di educazione finanziaria il modello deve essere la UNI 11402.  

Ecco le due definizione per capire meglio il problema 

Welfare aziendale 

Insieme delle azioni (positive e decise dal vertice aziendale), per migliorare il benessere  del lavoratore e della sua famiglia durante l’intero ciclo di vita, rendendolo partecipe (soggetto attivo) delle azioni decise e con un approccio di reciprocità azienda - lavoratore, di specificità delle azioni decise e con l’integrazione del progetto aziendale con il welfare pubblico e con il contesto locale della aziende e del lavoratore. 

Educazione finanziaria 

È il processo (insieme di attività ed azioni correlate) che permette ad una persona di acquisire ed utilizzare nel migliore dei modi conoscenze, competenze ed abilità per gestire in modo consapevole il proprio comportamento di investimento, tutela (inclusi gli aspetti di previdenza e gestione dei rischi) e risparmio per raggiungere, attraverso scelte consapevoli e coerenti fra loro, gli obiettivi che si è prefissato per se e per la sua famiglia.  Il centro dell’educazione finanziaria è essere quindi la persona, nelle sue varie accezioni di consumatore, cliente, cittadino, lavoratore, integrato nel contesto dove vive. 

Punti si sovrapposizione e di incontro 

1. Progetto di vita
2. Consapevolezza 
3. Monitoraggio continuo
4. Integrazione fra tutti i protagonisti 

Dati fondamentali da ricerche internazionali

Il 65% degli impiegati ha dichiarato di essere meno produttivo quando ha preoccupazioni sulle proprie finanze (MetLife, 2010). Il 61% dei lavoratori canadesi cita il denaro come causa di stress. Le persone che hanno livelli di stress alto soffrono di ansia al 29% (media 4%), di mal di testa al 44% (media 15%), di depressione al 23% (media 4%), di ulcere o problemi digestivi al 27% (media 8%). (Sun Life Health Index: 2012 Canadian Health Index Report).

Ricerche statunitensi (per esempio Garman, Howard, Brown)  hanno quantificato in 15.000 $ annui il danno per l’azienda per singolo lavoratore “affetto” da problemi correlati allo “stress finanziario”.  Tale danno è la sommatoria di una serie di costi, diretti e non, di 5 fonti principali:

1. le preoccupazioni finanziarie di un lavoratore possono costare almeno 20 ore al mese di riduzione della produttività, con un costo annuale di 7.000 $. 
2. la distrazione causata da stress finanziario personale è un fattore significativo che contribuisce al livello di infortuni sul lavoro: è stato dimostrato infatti che dal 60% al 80% degli incidenti sono correlati con lo stress, dove ciascun evento genera un danno medio di 29.000 $. 
3. i problemi di salute dei lavoratori (quali ipertensione, insonnia, ansia, depressione, mal di testa, e abuso di droghe e alcol) sono correlati dal 75% al 90% allo stress e comportano assenze per malattie che costano all’azienda 300 $ giornaliere di produttività
4. il turnover del lavoratore con un costo stimabile tra i 3.000 e 13.000 $ per sostituire il dipendente
5. il costo della gestione dello stress del lavoratore da parte delle direzioni del personale può assorbire fino al 10% delle attività. 

Per questi motivi, il 43% delle aziende americane offre programmi di educazione finanziaria ai propri dipendenti (Proof That Workplace Financial Education Works). Il 45% degli impiegati ha aumentato la propria produttività dopo essersi sottoposta a programmi di educazione finanziaria (The Determinants and Consequences of Financial Education in the Workplace). 

Fonte dati e diritti: Progetica S.r.l. per il progetto di norma UNI sull’argomento