Oggi, mercoledì 28 ottobre, presso il Palazzo della Cancelleria a Roma, si apre la 91ª Giornata Mondiale del Risparmio, quest’anno dedicata al tema “Risparmio e ripresa in una nuova Europa”.

La manifestazione, organizzata dall’Acri sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, ospiterà importanti relatori tra cui Pier Carlo Padoan, ministro dell’Economia e delle Finanze, Ignazio Visco, governatore della Banca d’Italia, Giuseppe Guzzetti, presidente dell’Acri e Antonio Patuelli, presidente dell’Abi.

Come si pone l'Italia nei confronti di questa tematica? Dati Eurostat rilevano che, nonostante la crisi che imperversa nel nostro paese da alcuni anni, il tasso di risparmio degli italiani si è mantenuto elevato (11,1%) superando la media europea del 10,5%.  I dati dell’indagine Acri-Ipsos su “Gli Italiani e il Risparmio” rivelano inoltre che negli ultimi dodici mesi e per il terzo anno consecutivo è cresciuta la quota di coloro che hanno effettivamente risparmiato passando dal 33% del 2014 al 37% attuale, ben 4 punti percentuale in più.

Da dove nasce l'idea della giornata del risparmio? Essa ha origine nel 1924. Nell’ottobre di quell’anno, presso la sede della Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde a Milano, si svolse il I Congresso Internazionale del Risparmio, organizzato allo scopo di studiare gli Istituti ed i mezzi per la raccolta e per la tutela del Risparmio. Nel corso della manifestazione, a cui parteciparono 26 Paesi, si decise di celebrare tale avvenimento e il lavoro che ne era conseguito, proclamando il 31 ottobre, giorno di chiusura del congresso, la giornata mondiale del risparmio.

Il risparmio venne individuato come una disciplina imprescindibile, sia a livello individuale che sociale, per determinare la ricchezza di una comunità e proposto come uno dei capisaldi alla base dell'educazione, non solo economica, della società.

Fonte: Acri